È la sperimentazione la carta vincente di Flavia Pellegrini, graphic designer che grazie al corso di Grafica e Comunicazione Visiva è riuscita a coniugare la sua innata passione per l’editoria con quella più recente per il web design. La nota distintiva di Flavia è quel sentire forte l’esigenza di “mettere le mani in pasta” per dare vita materialmente alle sue idee. Fin da piccola ha un rapporto speciale con la carta e in modo particolare con i libri pop up. Passa ore ad ammirarli estasiata. Approda al Quasar completamente a digiuno di qualsiasi conoscenza tecnica e teorica sul mondo della comunicazione visiva, ma con il desiderio di conciliare la sua creatività con il lavoro che farà da grande. “Dopo il mio primo orientamento mi fu subito chiaro che sarebbe stata la mia università. Sono stati anni stimolanti, fatti di risate e creatività! Il rapporto con i colleghi e ancor di più quello con i docenti è stato continua fonte di ispirazione”, racconta entusiasta. Così se prima si limitava a leggerli, durante gli anni Quasar impara anche a progettare i suoi amati libri pop up. “Rilegare a mano, tagliare, incollare, studiare gli incastri tra le pieghe di un foglio e richiudere tutto all’interno di una copertina mi entusiasma, mi fa intestardire come poche cose al mondo!” Punto di svolta in questo percorso è l’incontro al terzo anno con la materia “Informatica per il web design”. Dapprima Flavia è intimorita da quei codici che sembrano lasciar poco spazio all’inventiva, per poi rimanerne invece affascinata. Subito dopo il Diploma entra a pieno titolo nello staff di Gruppo Ottomani, affermato studio di comunicazione visiva di Roma, dove attualmente si occupa di progettazione creativa per il web. “I codici sono diventati la mia seconda lingua e lavorare nell’ambito della programmazione front-end è quello che mi entusiasma di più oggi. Domani chissà”. A Flavia non basta un’unica definizione, del resto il suo iter professionale si caratterizza proprio per la continua sperimentazione e il suo coraggio di avventurarsi su terreni sconosciuti. Ed è proprio per questo che, nonostante la sua passione per l’editoria, oggi si ritrova a lavorare in un ambito che mai avrebbe pensato le potesse piacere così tanto: il web design.