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Eventi

777 | Floating Worlds

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Quasar Institute for Advanced Design: il 7 luglio Floating Worlds, la festa dei talenti a Villa Ada e il talk con Antonio Pavolini sul futuro di Internet che chiude Bring Forward, la rassegna dell’accademia romana dedicata al futuro.

Il 7 luglio dalle 19, a Villa Ada, l’appuntamento annuale con 777, la festa che da trentasei anni celebra alla stessa data la fine dell’anno accademico e porta in mostra una selezione d’eccellenza dei lavori degli studenti.

L’allestimento Floating Worlds con i lavori degli allievi e il talk con Antonio Pavolini, autore del libro “Stiamo sprecando Internet – la riscoperta possibile di uno spazio pubblico digitale”, finalista del Premio Saggistica della Comunicazione 2023.

Una festa aperta alla città per celebrare le eccellenze del progetto e riflettere sulla direzione che il design e il web stanno prendendo in un momento storico delicato e complesso. Quasar Institute for Advanced Design festeggia il 7 luglio a Villa Ada la chiusura dell’anno accademico e lo fa, come di consueto da 36 anni, mettendo al centro di un allestimento scenografico e giocoso i lavori degli allievi dell’accademia, punto di riferimento dagli anni Ottanta per la creatività e il talento della Capitale.

Floating Worlds, il titolo dell’allestimento a cura dell’architetto e docente Sante Simone in collaborazione con la Direzione Didattica di QIAD, porta in scena i lavori degli allievi, rappresentati attraverso tavole agganciate a scenografici palloni gonfiabili che li trasformano in micromondi progettuali sospesi. Tutto l’allestimento, inclusi i palloni ad aria, è biodegradabile e plastic free. In mostra anche prodotti multimediali e opere di video & game art.

Protagonista, insieme agli allievi e ai loro lavori, è Antonio Pavolini, quarto e ultimo ospite di Bring Forward. Parole dal futuro, la rassegna di Quasar Institute for Advanced Design, l’accademia romana fondata nel 1987 e che da allora è il punto di riferimento per i creativi della Capitale. A cura di Paolo Casicci, giornalista, docente Quasar e content curator, la rassegna di talk dedicata al futuro e alla sua narrazione, prende il nome da un comando dei principali software di progettazione che serve a portare “in primo piano” le geometrie. Il ciclo, aperto a gennaio dal fondatore di Reasoned Art, Giulio Bozzo, e proseguito a febbraio con Bianca Felicori, fondatrice del progetto Forgotten Architecture, e ad aprile, per la Milano Design Week, con il filosofo Leonardo Caffo, ha esplorato temi dell’attualità scelti per la loro contiguità con il mondo del progetto.

Mai come in questo momento storico la percezione collettiva del futuro è segnata da scenari apocalittici. La crisi ambientale e quella energetica, insieme all’emergenza geopolitica legata alla guerra in Ucraina, hanno imposto negli ultimi anni una narrazione del futuro totalmente negativa. Possiamo lasciare che il futuro sia presidiato soltanto da visioni di catastrofi e distopie? Bring Forward è stata pensata per ristabilire un equilibrio nella narrazione degli scenari verso cui l’umanità va incontro, che non sono soltanto quelli distruttivi suggeriti dalle emergenze diffuse a tutti i livelli.

In questo senso, il saggio di Antonio Pavolini Stiamo sprecando internet. La riscoperta possibile di uno spazio pubblico digitale (Franco Cesati Editore) pubblicato ad aprile e finalista del Premio Saggistica della Comunicazione 2023, è un invito a tornare alla Rete delle origini, quando Internet rappresentava una promessa di libertà e ricerca: “Quando, oltre trent’anni fa, milioni di persone iniziarono a collegarsi a una formidabile Rete di comunicazione globale, in molti vi intravidero l’alba di una società aperta e pronta al dialogo. Come poi abbiamo imparato, la tecnologia da sola non migliora la vita delle persone: semmai è importante come scegliamo di usarla, e ancor più come si decide di farne un’industria redditizia. Queste decisioni ricadono soprattutto nel campo di una generazione scavalcata dal cambiamento, e quindi spesso interessata a ostacolarlo. Per questo oggi ci ritroviamo in mano una Rete in cui si replicano quasi tutte le storture, le chiusure e le manipolazioni dei media precedenti, per giunta accelerate e potenziate dalla pervasività della nuova infrastruttura. Il risultato è il moltiplicarsi delle voci di chi più o meno implicitamente propone di chiudere Internet, o quantomeno consegnarne le chiavi agli antichi padroni del vapore. In questo libro proviamo a sfuggire a questo riflesso condizionato, ragionando su tutto il potenziale non ancora minimamente liberato dalla Rete”.

Antonio Pavolini è analista dell’industria dei media. Autore con Pendodeliri di uno dei primissimi podcast italiani, è impegnato da diversi anni nell’esplorazione dei nuovi trend e modelli di business della transizione digitale, durante la quale ha collaborato con università ed enti di ricerca internazionali. Nel 2016 ha pubblicato per Ledizioni Oltre il Rumore – Perché non dobbiamo farci raccontare internet dai giornali e dalla TV. Sempre per Ledizioni, nel 2020 ha pubblicato Unframing – come difendersi da chi può stabilire cosa è rilevante per noi.

Dice Luna Todaro, CEO e direttrice didattica di QIAD: “La diffusione di Internet ha significato un punto di svolta epocale nella storia umana, annullando di fatto lo spazio e – per certi versi – anche il tempo: i due fattori su cui si basa tutta l’esistenza umana. La rete in cui ormai siamo immersi e che scandisce le attività umane apre alla possibilità di rendere effimero e dematerializzato qualunque oggetto. Ci sembrava quindi sensato e opportuno progettare un allestimento che raccontasse questa leggerezza e sospensione di idee, sogni e progetti in uno spazio reale ma al tempo stesso immaginario”.

Floating Worlds è un progetto in collaborazione con Artmediamix e Villa Ada.

777 è un evento aperto al pubblico in programma il 7 luglio dalle 19 a Villa Ada, Roma, ingresso via di Ponte Salario 28.

Press Office: 3466062405

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